lunedì 5 maggio 2008

ESERCITAZIONE INTERREGIONALE di RICERCA DISPERSO DEL 4 MAGGIO 2008

Giorno 4 maggio ,nella splendida cornice di Piano Ruggio sotto lo sguardo attento e benevolo del Rifugio De Gasperi e di Serra del Prete si è svolta, sul Pollino Lucano, un esercitazione del soccorso alpino congiunta con le varie stazioni della Calabria, della Basilicata e della Puglia.

Per la stazione Aspromonte erano presenti: Aldo Rizzo,Antonella De Lorenzo , Flavia Modafferi e Carmelo Nucera.

Il tema principale di questa esercitazione è stata la ricerca disperso con l’intervento della squadra medica. L’operazione è stata coordinata dal delegato della stazione Pollino e dal delegato della stazione Basilicata. Durante il briefing di apertura delle ricerche è intervenuto il presidente del parco del Pollino On. Pappaterra; inoltre erano presenti alcuni rappresentanti del corpo forestale dello stato e naturalmente il nostro presidente.
L’ esercitazione ha avuto inizio con l’installazione di un campo base, da dove,con la sistemazione di un ponte radio e attraverso un computer, alimentati da un gruppo elettrogeno, venivano coordinate le ricerche.Appena individuata l’ipotetica area d’intervento,in cui si poteva trovare il disperso,la zona è stata divisa in settori, dopo di che sono state formate 4 squadre di circa 12 persone ciascuna ,cosa veramente sorprendente vi era la presenza di 70 volontari (magari fossero cosi affollate le vere ricerche!!!) .Inoltre al campo base la squadra medica era pronta ad intervenire mentre ad un ulteriore squadra di supporto formata da 3 persone ( lasciata vagare libera per i monti) veniva assegnato il compito di perlustrare un versante di serra del prete dove ,nell’ipotetico scenario ,il disperso non sarebbe potuto essere ma che comunque come capita nella realtà valeva la pena,secondo i delegati, verificare . Ad ogni squadra sono stati affidati due settori ,dell’area d’intervento,dove cercare il disperso. Per ogni squadra è stato nominato un capo squadra,responsabil e della ricerca. Alle 10:30 circa ha avuto inizio l’operazione vera e propria su campo,ogni squadra,attraverso il metodo della scacchiera ha iniziato a perlustrare le proprie aree d’intervento,naturalm ente attraverso il GPS(e qui è tornato molto utile il corso fatto dall’ingegner Guarnaccia e la relativa prova pratica effettuata con lo strumento).Durante lo svolgimento delle ricerche,la squadra medica è stata impegnata in un ulteriore simulazione d’intervento,con l’aiuto dell’unità cinofila della Basilicata. Questo intervento è stato ripreso addirittura dalla RAI. Una volta individuato il ferito,è stata allertata la squadra medica che ha provveduto a stabilizzare e riportare il disperso al campo base. Alla fine della ricerca,ogni squadra ha comunicato la propria traccia del GPS al campo base, attraverso la quale è stato possibile risalire al percorso effettuato dai soccorritori e di conseguenza alla verifica della corretta perlustrazione del territorio. Finite le ricerche ogni caposquadra ha convocato i volontari che gli erano stati assegnati, e con gli ha discusso sull’andamento del lavoro effettuato dalla squadra. L’operazione si è conclusa con il briefing finale,dove i responsabili delle ricerche hanno commentato i risultati dell’operazione.Cosa molto importante che è stata sottolineata durante il briefing finale e che ho potuto constatare personalmente,è stata l’importanza della prestanza fisica,o meglio la capacità di saper camminare in montagna unita alla resistenza. Vi posso assicurare che scalare una montagna di 2200 metri,nel minor tempo possibile,con lo zaino in spalla e in alcuni tratti con la neve a complicare le cose, è stato davvero impegnativo.Alla fine però la squadra della stazione Aspromonte ,nel suo piccolo,elogiata pubblicamente, ha fatto la sua bella figura,inoltre vi assicuro che è stata un bellissima esperienza,perchè ho avuto la possibilità di confrontarmi e conoscere nuove realtà e nuove persone. Scusatemi se mi sono lasciata trasportare dall’entusiasmo ma ne valeva proprio la pena.

Flavia

sabato 3 maggio 2008

Rifugio Pidima


Il rifugio Pidima, edificato in pietra nel 1959, ubicato nelle vicinanze del laghetto Rumia di Gambarie e all'imbocco delle piste di sci Telese e Nino Martino è di proprietà del Comune di Scilla, che, grazie al prezioso interessamento dell'assessore Mollica, dal mese aprile 2008 lo ha gentilmente concesso, per la durata di cinque anni, in comodato d’uso gratuito alla stazione Aspromonte del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico, operante sul territorio reggino dal 1° gennaio 1999.

Il rifugio è individuato quale base operativa per tutti i fini istituzionali del Corpo, quali la salvaguardia della vita umana in montagna, il recupero delle persone disperse e dei caduti, per la gestione degli interventi di soccorso e per appoggio materiale alpinistico.