lunedì 23 giugno 2008

CNSAS presente alla manifestazione sul volontariato sulla Via marina

Sono intervenuti inviati dal nazionale con specifica attrezzatura Fabio Pozzoni stazione VALSASSINA-VALVARRONE , XIX delegazione LARIANA e Agostino Valsecchi stazione Triangolo LARIANO , XIX delegazione LARIANA ;

sabato 14 giugno 2008

Inaugurazione rifugio Pidima





La stazione Aspromonte del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico è lieta di comunicare che in data 14 giugno ’08 alle ore 10,30 alla presenza delle autorità civili e militari è stato inaugurato il rifugio Pidima.








L’inaugurazione del rifugio Pidima ha costituito un momento importante per la stazione Aspromonte, non solo perché da oggi potrà disporre di un’importante base logistica, ma perché la concessione di questo rifugio rappresenta il riconoscimento della rilevanza dell’attività del Soccorso Alpino sul territorio.

Sono intervenuti all’inagurazione il vicesindaco del Comune di Scilla Bellantoni, il Sindaco di S. Stefano dott. Zoccali, il Presidente Ente Parco avv. Autelitano, il consigliere del comune di Scilla Mollica, il Consigliere del Comune di Reggio Calabria dott. Martorano, il Consigliere del Comune di S. Stefano Vazzana, il Comune di S. Roberto nella persona del dott. Micali, il Capostazione Soccorso Alpino della Sila Antonio Aquino.
Al termine dei saluti il rifugio è stato benedetto dal parroco di Santo Stefano.



Sinteticamente si vuole ricordare l'attività ad ampio raggio effettuata dai componenti della stazione Aspromonte nei primi sei mesi dell’anno in corso:

sono stati effettuati nr. 6 interventi di soccorso, sono state soccorse in Aspromonte nr.11 persone, in pista di sci e fuori pista grazie ad un protocollo d’intesa con il Comune di S. Stefano in Aspromonte.

Di rilievo anche le attività formative sulle diverse tipologie addestrative con nr. 11 esercitazioni, col risultato di formare nr. 10 operatori di soccorso alpino e nr. 2 tecnici di soccorso alpino, figure queste ultime “professionali specialistiche”, riconosciute anche dalla Legge dello Stato nr. 74 del marzo 2001.



Si ringrazia per la preziosa collaborazione l'Hotel Miramonti, l'Hotel Centrale, il Bar Romeo, il rifugio Huschy di Peppe Vazzana, Antichi Sapori di Luigi Belmonte, l'azienda agrituristica S. Anna, Il villaggio del Pino, Il panificio Eroi, la pasticceria Polifrone, la pizzeria Tic Tac infine la sig. Teresa Branca.


Ufficio Stampa Stazione Aspromonte
Corpo Nazionale soccorso alpino e speleologico
e-mail soccorsoalpinoaspromonte@yahoo.it


Intervento Trovato
Colgo subito occasione per ringraziare le autorità presenti, le Forze dell’Ordine, tutte le associazioni e gli amici qui riuniti in occasione dell’inaugurazione del presidio stanziale di soccorso alpino nel comprensorio di Gambarie, in una piccola “fetta” di territorio appartenente al comune di Scilla.
A tal proposito intendo ringraziare a nome mio e di tutta la squadra Aspromonte, il quì presente, Sindaco di Scilla, Dott. Ciccone, il vice sindaco Bellantoni , tutta la Giunta Comunale, gli assessori presenti e non del comune di Scilla, che nonostante sia un caratteristico, tipico e anche mitico paese marinaro, alla nostra richiesta del rifugio Pidima , ha risposto subito ed in senso positivo, afferrando l’importanza ed il ruolo che avrebbe avuto sul territorio, una base operativa logistica, che svolga appunto servizio di Pubblica Utilità in ambito montano.
E’ nostra intenzione, pur essendo dei volontari che comunque garantiscono un servizio di soccorso in montagna, 24 ore su 24, garantire anche, una seppur minima presenza al rifugio, nei fine settimana di maggior afflusso e fruizione, da parte degli appassionati della montagna.
Ricordo che la stazione alpina è attiva sul territorio dal 1998, il suo organico è formato da nr. 2 tecnici di soccorso alpino, riconosciuti dalla legge dello Stato 21 marzo 2001 n.74 come figure professionali specialistiche, nr.14 operatori di soccorso alpino, nr. 13 volontari di soccorso alpino e nr. 2 medici, nr. 1 direttore di operazioni ricerca disperso.
La stazione ha all’attivo numerosi interventi di soccorso in Aspromonte, effettuati sia in piena autonomia che in collaborazione con altri Corpi dello Stato, quali Vigili del Fuoco, CFS, e Carabinieri, alcuni degli interventi di soccorso in montagna sono stati risolti anche grazie alla collaborazione e all’impiego di elicotteri della Marina Militare di Catania e della Polizia di Stato V° Reparto Volo di Reggio Calabria.
Il soccorso alpino Aspromonte in questi anni, ha operato anche lungo le piste di sci a Gambarie, in supporto ed in collaborazione alla già esistente squadra di soccorso in pista e, grazie anche ad un protocollo di intesa operativo, con il Comune di S. Stefano in Aspromonte. Nel primo semestre del 2008, sono stati effettuati nr. 7 interventi di soccorso in pista e fuori pista e recuperate nr. 13 persone, due persone per le ferite importanti riportate, sono state consegnate al personale del 118.
Per poter operare ed intervenire in tutti gli ambienti ostili montani, risulta di fondamentale importanza l’attività formativa che spazia sulle diverse tipologie di addestramento, che vanno dalla forra, alle manovre di soccorso, alla ricerca disperso, all’ambiente innevato, allo sci ecc. ecc. Di pari passo alla formazione, la cura dell’attrezzatura, costosa e sempre da rinnovare. (faccio un appello al Parco per la possibilità di avere in comodato d’uso una motoslitta adibita al soccorso in pista e fuori pista, durante la stagione invernale.)
In conclusione voglio ancora ringraziare il Comune di Scilla ed evidenziare l’importanza del rifugio Pidima, che avrà nelle fasi pre- durante e post operazioni di soccorso in zona, soprattutto in prossimità di una stagione invernale a pieno regime che consente l’apertura della pista Telese, il suo ruolo sarà di avamposto operativo di Gambarie.
Peppe TROVATO
Capo Stazione Apromonte


Intervento Rizzo
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è una struttura operativa del Club Alpino Italiano, nato ufficialmente il 12 dicembre 1954 come CSA (Corpo di Soccorso Alpino ), nel 1967 il nome viene modificato in CNSA (Corpo Nazionale Soccorso Alpino), Nel 1968 il Servizio Speleologico entra a far parte della struttura ma è nel 1990 che il corpo prende l’attuale denominazione CNSAS divenendo una struttura operativa del CAI con il compito di provvedere alla vigilanza e prevenzione degli infortuni ,al soccorso degli infortunati e al recupero dei caduti in ambiente impervio, ostile e ipogeo. Il CNSAS , dal 1990,in quanto struttura operativa è dotata di propria autonomia con proprio statuto e regolamento ed é riconosciuto dalle leggi dello stato ( legge 74/2001 che riconosce al cnsas la funzione di servizio di pubblica utilità ed è struttura operativa del servizio nazionale della protezione civile di cui alla legge 24 febbraio 1992 n° 225 nazionale ) . Il CNSAS ha ormai più di 50 anni nato da gente che amava e che viveva la montagna ,nei suoi diversi aspetti, ed era normale che proprio da gente che viveva la montagna e che ben sapeva che in montagna il rischio zero non esiste nascesse l’esigenza di aiutarsi e di soccorrersi in caso di incidente .Molto tempo è passato molte cose sono cambiate, i tempi di intervento, con i nuovi mezzi e strumenti quali l’elicottero , si sono ridotti di tantissimo ma due cose sono rimaste invariate: il forte senso di solidarietà e la capacità tecnica dei volontari .Proprio su queste basi è nata nel 1999 la stazione Aspromonte allora composta da 11 soccorritori. E qualche anno dopo nasce il SASC ( Soccorso Alpino e Speleologico Calabria). Oggi Il Servizio regionale SASC conta circa 150 volontari tra cui 35 OSA ( Operatore di Soccorso Alpino) , 7 Tesa ( Tecnico di Soccorso Alpino ), figure professionali le cui qualifiche sono rilasciate dopo selezioni e corsi dalle scuole Nazionali del CNSAS e tre medici . Il SASC è suddiviso in due Delegazioni una Alpina ed una Speleo e cinque stazioni , 4 stazioni Alpine : Aspromonte,pollino e le due nuove nate (gennaio 2008) la stazione Sila e la Stazione Catanzaro e una Speleo: Pollino . Il compito principale è proprio quello di soccorrere e di essere un anello della catena della sicurezza in montagna insieme a tutti gli altri enti e corpi preposti e che oggi sono qui presenti ( elencazione) e che io ringrazio. Tra le principali cause di incidenti in montagna , sull’intero territorio nazionale ,apparentemente strano, risultano essere al I° posto,circa il 35% l’escursionismo e le attività similari come la ricerca dei funghi al II° posto gli incidenti in pista ed al III° posto l’alpinismo questo perché è più facile improvvisarsi escursionisti e sciatori piuttosto che alpinisti .Ed e proprio in questo contesto che si inserisce uno dei compiti del CNSAS e cioè la prevenzione, la sicurezza in montagna . Ma da dove parte la catena della sicurezza in montagna? Apparentemente dal momento in cui scatta l’allarme e tutti i corpi e le forze preposte si mettono in moto. Noi riteniamo che la catena della sicurezza parta da molto prima parta da territorio parta dalla capacità che ha lo stesso di accogliere e di pensare allo star bene dell’ospite dell’escursionista ecc. , nasce dall’avere dei sentieri ben tracciati e delle mappe ben descritte dalla possibilità di poter avere delle guide che accompagnino, dalla possibilità di trovare dei rifugi dove ripararsi delle strutture sanitarie facilmente raggiungibili ed è in quest’ottica che vedo questo presidio che oggi stiamo inaugurando nell’ottica di un altro anello che si va ad aggiungere alla catena della sicurezza in montagna.


Aldo Rizzo
(Presidente SASC )